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Zanzara tigre - Aedes Albopictus

 

La zanzara tigre è la principale causa delle nostre giornate estive. Conoscerla è utile per poterla sconfiggere.

Appartenente all’ordine dei ditteri, genere Aedes e specie albopictus, la Zanzara Tigre, arrivata in Italia nel 1990 dal Sudest asiatico, è ormai ben adattata ai nostri ambienti e si è diffusa in quasi tutto il mondo. E’ quindi a tutti gli effetti una zanzara globalizzata.

Come riconoscerla

Dal punto di vista dell’aspetto la zanzara tigre si distingue molto bene dalla zanzara comune per la livrea “tigrata”. L’adulto di Zanzara Tigre, infatti, ha un corpo nero con striature bianche su capo, torace addome e zampe. Le sue dimensioni sono comprese tra i 4 e i 10 mm.

Ciclo vitale

Il ciclo vitale della Zanzara Tigre comprende 4 stadi: uovo, larva, pupa e adulto. Le uova sono nere e lunghe circa mezzo millimetro. Le larve, che crescono e si sviluppano in acqua, sono disposte in un’unica fila a pelo dell’acqua, e sono caratterizzata da una grossa spina centrale. L’adulto, infine, vive sulla terra ferma.

Comportamento

Particolarmente aggressiva, la Zanzara Tigre è attiva anche in pieno giorno. Nonostante possa pungere anche uccelli, rettili e perfino anfibi, la femmina di Ae. albopictus attacca preferibilmente l’uomo procurando pomfi e irritazioni fastidiose. Dato che non vola molto in alto, tende a pungere soprattutto le gambe degli esseri umani.

Gli adulti di Zanzara Tigre generalmente preferiscono spazi aperti, al riparo negli ambienti freschi e ombreggiati e trovano quindi rifugio soprattutto tra l’erba alta, le siepi e gli arbusti.
La femmina di Aedes, responsabile delle punture all’uomo, può compiere diversi pasti di sangue a distanza di 3-5 giorni uno dall’altro e in condizioni ottimali (ad esempio in laboratorio) può vivere anche più di 40 giorni.
A partire da circa 60 ore dopo il pasto di sangue le femmine depongono tra le 40 e le 80 uova, disponendole singolarmente appena sopra il livello dell’acqua. In laboratorio si è visto che ogni femmina è in grado di deporre le uova anche per 7 cicli consecutivi, per un totale di 350-450 uova per individuo in una stagione.
Grazie a raffinati meccanismi bio-fisiologici, le uova di Zanzara Tigre possono sopravvivere in forma quiescente anche durante il freddo invernale e i periodi di siccità. Una umidità del 60-70% e temperature di 25°C sono sufficienti a far sopravvivere circa un quarto delle uova deposte per 4 mesi. Addirittura, le uova si sono dimostrate capaci di sopravvivere a  -10°C per 24 ore!

Basta però che le uova siano sommerse anche in una minima quantità d’acqua per un’ora, a temperature miti, per schiudersi. Se l’immersione si prolunga per almeno 7 giorni, il ciclo adulto della zanzara riparte. In primavera e autunno, dalla deposizione delle uova fino allo sfarfallamento dell’adulto passano in media 15-20 giorni, mentre in piena estate questo periodo si accorcia a soli 6-8 giorni.

Malattie

La zanzara tigre non è solo un insetto particolarmente aggressivo nei confronti dell’uomo, bensì anche un potenziale vettore di pericolose infezioni virali quali Dengue e alla Chikungunya. Bast pensare all'episodio italiano del 2007 (primo caso europeo) e all’isola La Réunion, dipartimento francese d’oltremare nell’Oceano Indiano, dove un terzo della popolazione è stato colpito da questa malattia dalla sintomatologia dolorosa. Non vi è dubbio che in questo caso Aedes albopictus sia stato il vettore principale d’infezione.

 
Pubblicato in: Conoscere il nemico