Stagione 2016 e zanzare

L'aumento medio delle temperature influenza il ciclo di riproduzione degli insetti ed in particolare delle zanzare. Cosa ci possiamo aspettare per il 2016?

Il Centro Agricoltura Ambiente (C.A.A.) "G. Nicoli" tra le altre cose si occupa della messa a punto di nuove tecniche di controllo degli artropodi ematofagi e dell'applicazione su vasta scala territoriale delle più avanzate tecnologie di lotta biologica ed integrata a basso impatto ambientale per il contenimento delle popolazioni di zanzare. Vengono effettuati monitoraggi periodici per tracciare le popolazioni di zanzare, anche sfruttando le più moderne tecniche come GIS-GPS (Geographic Information System – Global Positioning System).

Anche grazie al loro lavoro in Italia, territorio geograficamente a rischio, non si sono ancora sviluppate epidemie di cui le zanzare sono vettore.

E' stato fatto un confronto tra la popolazione di zanzare dell'inverno passato e quello corrente (2015/16), il risultato è mostrato nella immagine ad inizio articolo. Come è possibile vedere la stagione attuale non è incominciate bene, le temperature più alte rispetto alla media e le condizioni climatiche hanno comportato una diffusione maggiore di zanzare tigre.

Secondo modello Focks il primo ciclo larvale di Zanzara Tigre nella provincia di Bologna si concluderà tra 7 e 14 aprile

Ricordo che a causa della capacità di riproduzione di questi fastidiosi insetti un inverno avverso non è sufficiente a ridurre l'infestazione che si avrà ad inizio estate. E' sempre necessario porre massima attenzione ai ristagni nei propri giardini e a informare il vicinato sui pochi e semplici accorgimenti possibili per rendere la vita difficile alle zanzare. Diffondere la cultura antizanzare è una delle armi migliori a nostra disposizione.

Immagini: C.A.A. Giorgio Nicoli