La chikungunya, una malattia tropicale trasmessa dalle zanzare, si sta diffondendo in tutto il mondo. La prima epidemia europea è stata proprio in Italia nel 2007.
I cambiamenti climatici e l'aumento degli spostamenti internazionali di merci e persone sono la causa della diffusione di malattie fino ad ora relegate in paesi lontani. La Chikungunya è una di queste, viene trasmessa dalla puntura delle zanzare del genere Aedes di cui fa parte anche la zanzara tigre ben insediata in Italia. La prima epidemia di Chikungunya risale al 1953 in Tanzania, il virus ha proseguito la sua corsa manifestandosi negli anni successivi in Asia e Africa. La malattia, caratterizzata da febbre e dolori articolari a insorgenza acuta, conferisce un'immunità permanente e ha di solito un andamento benigno. Tuttavia, soprattutto in soggetti con patologie pre-esistenti può dare complicanze.
La Chikungunya si è fatta conoscere in Italia nel 2007 quando si è verificata una epidemia, originata da un individuo infetto proveniente dall'india, che ha colpito più di 200 persone.
Alla fine del 2013 per la prima volta il virus è stato rilevato nelle Americhe, più precisamente ad Haiti con 14 casi confermati diventati dopo poche settimane 1300.

Distribuzione del Virus Chikungunya nelle due varianti. Fonte: PLOS - Neglected Tropical Disease
Il 10 dicembre 2014 è stato segnalato il primo caso della malattia nell'isola caraibica di St. Martin e purtroppo non si è fermata qui. Si è rapidamente diffusa per tutta l'area passando da isola in isola e dopo soli 8 mesi i casi confermati autoctoni nell'area caraibica sono arrivati a 5000.
Queste isole sono una delle mete turistiche più frequentate al mondo, visitate ogni anno da 9 milioni di persone provenienti specialmente dagli Stati Uniti. Ed infatti il 4 Agosto 2014 per la prima volta il virus Chikungunya colpisce due abitanti della Florida che non avevano fatto viaggi di recente.
La presenza di una malattia in un paese può essere di importazione o autoctona. Nel primo caso un individuo contrae la malattia all'estero e manifesta i sintomi una volta ritornato al suo paese. I casi autoctoni invece sono molto più preoccupanti Si manifestano in persone che non hanno mai lasciato il loro paese e dimostrano che il virus è in grado di riprodursi e diffondersi localmente.
La Florida non è stato un caso isolato, anche la lontana Svizzera solo poche settimane prima rileva un aumento dei casi di Chikungunya di importazione che passano dai 2 del 2013 ai 15 del 2014.
La situazione in Italia
Dopo l'epidemia del 2007 i casi di importazione confermati sono stati (Fonte: ministero della salute):
- 2010: 7 casi
- 2011: 2 casi
- 2012: 5 casi
- 2013: 3 casi
- 2014: 10 casi al 31 maggio.
La regione più colpita è, come ogni anno, l'Emilia Romagna che con un aggiornamento del 18 Agosto denuncia 7 casi di importazione confermati del virus Chikungunya.
Il fatto che i casi più frequenti capitino in questa regione è solo rassicurante. L'Emilia Romagna è forse la regione italiana più all'avanguardia per il controllo e il monitoraggio delle zanzare e delle malattie che esse portano. Probabilmente anche grazie alla presenza di un GRUPPO DI LAVORO REGIONALE, coordinato da Claudio Venturelli, entomologo che lavora presso l'AUSL della Romagna che adottando tutte le tecniche più moderne per monitorare il territorio, riesce ad intercettare un maggior numero di casi. Un esempio è un applicativo geografico fruibile da web da parte degli addetti ai lavori dove si possono tracciare i casi virali umani ed inserire i dati utili alla disinfestazione come ad esempio i numeri civici da trattare.
Infatti il protocollo operativo che si attua ad ogni caso confermato di malattia trasmissibile dalle zanzare (Chikungunya, Dengue, Zika virus) è quello di effettuare urgentemente trattamenti adulticidi in tutta la zona adiacente all'abitazione dell'interessato. Solo in questo modo si può ridurre la possibilità che zanzare infette pungano altri soggetti contribuendo a diffondere la malattia.
L'organizzazione e l'efficacia della regione Emilia Romagna non ha bisogno di conferme. Il contenimento dell'epidemia del 2007, credo uno dei pochi casi di successo al mondo, è la prova che difficilmente si potrebbe fare di meglio.
Ma cosa accade nelle altre regioni? Come mai i casi più frequenti si rilevano in Emilia Romagna? Regione sfortunata o l'unica con un monitoraggio efficace?
Infine una buona e una cattiva notizia, cominciamo con la cattiva.
Dengue e Chiklungunya, due delle malattie più diffuse al mondo nelle aree tropicali, sono da sempre trasmesse principalmente dalle zanzare del genere Aedes specie aegypti. La aegypti non è presente in Europa. La zanzara tigre (Aedes albopictus), fortemente presente in Italia ed in espansione in Europa, è sempre stata meno adatta alla trasmissione di malattie.
Purtroppo i ricercatori della University of Texas Medical Branch hanno dimostrato che le recenti mutazioni del virus lo hanno reso molto adatto ad essere ospitato anche dalla zanzara tigre che diventerà quindi un vettore di trasmissione efficaci al pari della aegypti.
Ora quella buona:
I ricercatori dell'università olandese di Weningen sono al lavoro su un vaccino contro la Chikungunya, ad oggi inesistente, che ha dato buoni risultati nei primi test.
Ricordo a chi si reca all'estero di proteggersi sempre contro le punture di zanzare e di consultare un medico nel caso che al ritorno si manifestino febbri o malesseri inaspettati.